OLIO DI MANDORLE

Il mandorlo, Amygdalus communis, è un albero di media statura (4-12 metri) a rami sparsi con foglie alterne, lucenti sulla pagina superiore e con margini seghettati. La pianta è originaria dell’Asia occidentale sino alla Persia e Turkestan, da dove si è diffuso a tutte le regioni del mediterraneo ad opera dei Greci a partire dal V e VI secolo. In Italia è coltivato su larga scala in Sicilia. La droga si estrae dai semi di due varietà: dulcis D.C. (mandorle dolci) ed amara D.C. (mandorle amare), esse sono morfologicamente uguali, ma si differenziano perché la varietà amara è più vicina alla varietà selvatica.

Semi di mandorle amare

I semi di mandorle amare (contengono il 5% di zucchero )sono: ovali, acuminati, solcati irregolarmente, ricoperti da una buccia dal caratteristico color cannella, all’interno sono presenti due cotiledoni o embriofoli (foglia allo stato embrionale). I principi attivi contenuti sono: amigdalina (2-4%), emulsina, olio grasso (36-50%)  formato per il 75% da oleina, sostanze proteiche, vit. A e del gruppo B, sali minerali. Per eliminare facilmente la buccia dalle mandorle basta immergerle per qualche minuto in acqua bollente. La quantità di semi di mandorle amare che possono contenere una quantità di acido cianidrico tale da risultare tossica risulta essere di 15 per gli adulti e 3 per i bambini. L’amigdaline fu isolata per la prima volta nel 1830 da Robiquet e Boutròn, successivamente venne estratta anche dalle noci, prugne, dalla scorza del Prunus padus e dalle foglie del lauro ceraso. L’acidi cianidrico contenuto nell’amigdalina è un veleno potentissimo, esso era chiamato anche con il nome di acido prussico medicinale; in una pubblicazione del 1887 (nuovo Formulario Magistrale) sono riportati i seguenti usi terapeutici: “calmante nelle tossi etiche ostinate, asma, pertosse e grastralgie pertinaci; all’esterno si è vantato contro alcune affezioni cutanee accompagnate da forte prurito”.

Olio di mandorle amare

L’olio di mandorle amare si ottiene dei semi per spremitura ed è un liquido limpido se preparato di recente, dal caratteristico odore aromatico e sapore amaro. I principi attivi in esso contenuto sono: aldeide benzoica, acido cianidrico (2-5%). L’olio di mandorle amare non è utilizzato nei preparati ad uso farmacologico perché ricco di acido cianidrico. Nella letteratura gialla la frase “l’odore di mandorle amare” stava a significare un avvelenamento con acido cianidrico. L’azione venefica di questo estratto era conosciuto fin dall’antichità, ma solo nel 1803 venne ufficializzata ad opera di Gehlen.

Semi di mandorle dolci

I semi di mandorle dolci differiscono dalle amare oltre per il loro sapore anche per la loro forma più lunga e schiacciata. I semi di mandorle dolci a differenza di quelle amare non contengono amigdalina, quindi sono innocue, mentre per gli altri principi attivi (oli grassi, essenziali…) la composizione è identica. Nel Tesoro della Sanità, scritto dal Medico Romano Castor Durante nel 1679, ai semi di mandorle dolci vengono attribuite le seguenti virtù: “nutriscono assai, ingrassano, aiutano la vista, moltiplicano lo sperma, facilitano lo sputo, purgano il petto, fanno dormire, aumentano la sostanza del cervello, purgano le vie dell’orina, ingrassano i magri, aprono l’opilazioni del fegato, della milza e di tutte le vene, leniscono dalla gola, il loro olio giova ai dolori colici, alle passini del petto. Si mangiano al principio della primavera, sono appetitose, alle donne gravide levano la nausea. Si mangiano anche d’estate con poco zucchero, e quando il nocciolo è tenerello sono molli e delicate, le amare sono rimedio contro l’ubriacatezza, avanti pasto se ne mangiano sei o sette, ammazzano le volpi, in tutte le cose della medicina sono migliori di quelle dolci. Mangiandone quando sono secche sono di tarda digestione, dimorano molto nello stomaco, fanno dolere la testa”.

Olio di mandorle dolci

L’olio di mandorle dolci è un olio grasso che si ottiene mediante spremitura delle mandorle dolci, i semi ne contengono una quantità variabile dal 40 al 50%. La farmacopea ufficiale XI ed. ne descrive le seguenti caratteristiche: l’olio di mandorle dolci, Amigdalina oleum, è un olio grasso ottenuto per pressione a freddo dai semi del Prunus Amygdalus Stokes, var. dulcis D.C. (Fam. Rosacee).

-Caratteri: liquido giallo pallido, molto fluido, quasi inodore, di sapore dolciastro.

-Solubilità: poco solubile in alcool, miscibile in tutte le proporzioni con etere, cloroformio, etere di petrolio.

-Densità relativa: 0,913-0,918.

-Punto di congelamento: deve rimanere limpido a -10°. Deve congelare a circa -20°.

-Indice di rifrazione: 1,470-1,473.

-Indice di iodio: 94-103

-Indice di saponificazione: 190-195

Consiglio del farmacista

L’olio di mandorle dolci irrancidisce facilmente, diventando aspro e disgustoso. Si conserva in piccoli recipienti ben chiusi conservati in un luogo fresco e al riparo dell’aria e della luce. Viene utilizzato in dermatologia per le proprietà protettive, lenitive, emollienti e lubrificanti. Entra nella composizione di molte pomate e creme ad azione nutriente. In cosmetologia è utilizzato in preparati ad azione idratante, antipruriginosa e contro gli esiti di scottature. Per uso interno ha proprietà lassative.

Il costo di una confezione di olio di mandorle dolci F.U. (farmacopea ufficiale) da 50 g è di € 2,96. Le avvertenze riportate nelle confezioni vendita sono le seguenti: nel caso il prodotto venisse usato come lassativo si ricorda che l’uso indiscriminato di lassativi può provocare assuefazione o danno di diverso tipo. Non usare lassativi se sono presenti dolori addominali, nausea e vomito. Se la costipazione è ostinata consultare il medico. I lassativi lubrificanti non vanno usati per durate maggiori di una settimana. Evitare la somministrazione sotto i 6 anni di età, nelle donne in stato di gravidanza, negli anziani, nei pazienti costretti a letto, in quelli che hanno difficoltà a deglutire ed inoltre in caso di vomito o rigurgito o in presenza di dolori addominali. Non assumere contemporaneamente un lassativo tensioattivo.

Alcune storiche preparazioni

Orzata in polvere

Ingredienti:

-Mandorle dolci sbucciate ed essiccate….. g.   200

-Zucchero bianco…………………………..….g. 1000

Preparazione : si polverizza e si setaccia il tutto. Si conserva in vaso chiuso. Può essere mescolato q.b. (quanto basta) con acqua di fiori di arancio, impastando in mortaio fino a consistenza voluta.

Sciroppo di mandorle

Sciroppo d’orzata

Syrupus amigdale

Codex 1920

Ingredienti:

-Mandorle dolci……………………….….g.   500

-Mandorle amare…………………………g.   150

-Zucchero bianco…………………………g. 3000

-Acqua distillata………………………….g. 1625

-Acqua di fiori d’arancio…………………g.   250

Preparazione: si sbucciano g 750 di mandorle, che si frantumano dentro un mortaio di marmo o un robot da cucina riducendole in poltiglia con l’aggiunta di un uguale quantità di zucchero, si aggiungono a poco a poco 125 g di acqua. La pasta ottenuta si stempera con l’acqua restante e si cola spremendo. Si versa l’acqua di fiori d’arancio sulla superficie dello sciroppo raffreddato e si mescola il tutto

Latte di mandorle

Emulsione di mandorle

Emulsione semplice

Emulsio amigdale

Codex 1937

Ingredienti:

-Mandorle dolci……………………….g    50

-Zucchero……………………………..g     50

-Acqua distillata………………………g 1000

Preparazione: si mondino le mandorle, si pesti lo zucchero con una piccola quantità di acqua in un mortaio di marmo in maniera da ottenere una pasta finissima. Si stemperi questa pasta con il resto dell’acqua. Si passi spremendo nel setaccio.

Emulsione di mandorle dolci

Emulsio amygdalinum dulcium cum oleo

Looch bianco

Ingredienti:

-Olio di mandorle dolci……………….p.    8

-Gomma arabica………………………p.    8

-Emulsione di mandorle dolci………..p.  82

-Acqua di fiori d’arancio………………p.    2

Preparazione: si stemperi in mortaio la gomma arabica nell’olio di mandorle dolci, si aggiunga lentamente e manovrando il pestello l’emulsione di mandorle dolci e l’acqua di fiori d’arancio.

febbraio 2004